"Da qualche anno l’ASL di Avellino ha istituito il numero verde gratuito per consentire agli utenti le prenotazioni di visite specialistiche. Successivamente considerato che gli operatori del centralino non sempre riuscivano ad espletare il servizio in tempi brevi, dovuto all’elevato numero di richieste, sintomo della bontà del servizio, la dirigenza dell’ASL coinvolse con regolare convenzione le Farmacie della Provincia per svolgere gratuitamente il servizio. A decorrere dal 1° Febbraio del 2015, però, la Federfarma ha deciso unilateralmente di fissare a 3 euro il costo del servizio di prenotazione per tutti gli utenti. “Si tratta di una contraddizione  - dice Fiorentino Lieto della Federconsumatori CGIL di Avellino – in quanto il servizio di prenotazione telefonica è richiesto principalmente da anziani, malati gravi e disabili, tutti utenti che per le patologie che presentano, nella maggior parte dei casi, hanno diritto all’esenzione totale e che si ritrovano, invece a dover pagare un servizio che inizialmente era gratuito”. Già nel 2013, ricorda la Federconsumatori di Avellino, il Comitato Partecipativo e Consultivo operante presso l’ASL di Avellino, aveva evidenziato la necessità di potenziare il servizio di prenotazione telefonica e le associazioni dei consumatori, preso atto della gran mole di lavoro dovuta alle numerosissime chiamate,  avevano offerto la propria disponibilità a collaborare al servizio, nell’intento di garantirne la gratuità. La disponibilità mostrata non venne presa in considerazione mentre “oggi ci ritroviamo a dover registrare un vero e proprio “pizzo” imposto dalle farmacie e da Federfarma – denuncia Fiorentino Lieto – anche perché non si comprende, a questo punto, la decisione del direttore dell’Asl che licenziò i lavoratori precari del servizio di prenotazione, nel momento in cui, il costo del servizio viene comunque a ricadere sugli utenti che si rivolgono alle farmacie per operare le prenotazioni”. La Federconsumatori CGIL di Avellino chiede l’immediato ripristino della gratuità del servizio di prenotazione, o attraverso il ripristino della convenzione con le farmacie o mediante la riattivazione del servizio presso le strutture dell’Asl".

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