"Finalmente un segnale concreto contro i crimini della strada, quei tanti fatti che ogni giorno si verificano sulle nostre strade e che vedono protagonisti, in negativo, automobilisti che investono persone e poi fuggono senza prestare soccorso, chi guida in strato di totale ebrezza o in preda agli effetti di sostanze stupefacenti, e tante situazioni, anche inimmaginabili che concretizzano, comunque fatti gravissimi, e causano danni enormi  ad altri". La dichiarazione del Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto. "Per troppo tempo gli italiani sono stati costretti ad assistere, impotenti, alla offensiva arroganza di individui che dopo essere stati protagonisti di gravissime violazioni al codice della strada, con conseguenze anche mortali, sono liberi di circolare e di continuare a guidare tranquillamente. Finalmente l’”omicidio stradale” – ha continuato de Lieto - viene inquadrato nella sua giusta dimensione, con la revoca a vita, della patente di guida. C’è ancora un pezzo di strada da percorrere, l’ultimo tratto, forse quello più impegnativo, in occasione dell’approdo del Disegno di Legge in Senato. E’ stato proprio il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha precisato de Lieto - negli anni scorsi, ad ipotizzare uno specifico reato stradale per chi si rende responsabile di condotte gravissime, assunte alla guida di veicoli. La proposta del LI.SI.PO. – ha rimarcato de Lieto - era stata fatta propria, nella passata legislatura, dall’Onorevole Lino Miserotti del Partito Pensionati ed in questa Legislatura, analoga iniziativa è stata portata avanti da altri parlamentari. Una lLegge – ha concluso il leader del LI.SI.PO. - quella in via di approvazione, ispirata a garantire Giustizia e rispetto per le vittime della strada e per i loro familiari e a far comprendere ai menefreghisti ed a tutti coloro che ritengono potersi fare beffa del giusto buon senso e soprattutto delle regole di buona convivenza e di rispetto degli altri".

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