Continueranno nei prossimi giorni le proteste contro il numero chiuso e i continui tagli che subiscono  le università che stanno sempre più portando ad una diminuzioni dei posti per l'accesso a numerose facoltà (tra queste, quella di Medicina). Lo sbarramento all’accesso dell’Università attacca il diritto allo studio di tante e tanti e mette a rischio il futuro del sistema sanitario e culturale dell’intero Paese. E' quanto analizza politicamente, Mattia Iuliano, Coordinatore provinciale UDS, Avellino. Si ignorano le conseguenze devastanti dal punto di vista sociale che hanno i continui "attacchi" all’istruzione pubblica e aperta garantita dalla Costituzione. I soldi per costruire nuove strutture universitarie, per attivare i corsi e le specializzazioni di Medicina ci sono: Iuliano ritiene che si opta di "immetterli" nelle scuole private e in un sistema d’istruzione sempre più chiuso. Siamo stanchi di dover affrontare dei test basati sul nozionismo e che non riguardano affatto il percorso di studio affrontato all'interno delle scuole, dal comunicato; Siamo stanchi di dover pensare che lo scegliere l'Università sia legato alla quantità di posti di lavoro disponibili. Vogliamo ribadire che tutte e tutti meritiamo di emanciparci, studiare e compiere le nostre scelte a partire da uguali condizioni di partenza. E' paradossale continuare a lamentarsi del basso numero di laureati in Italia e del personale sanitario e poi "ostacolarne", conclude l'analisi politica, la formazione: noi a questo sistema non ci stiamo, c'è la necessità di rendere finalmente liberi i saperi.

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