Giovedì pomeriggio, 16 gennaio, presso il salone delle conferenze della sede di Avellino, alle ore 16, si terrà l’Esecutivo provinciale della CGIL di Avellino, alla luce dello sciopero proclamato a livello regionale "contro" la Regione Campania. (lo riporta il comunicato del Sindacato).
Prima dello sciopero proclamato per l’8 marzo 2013, la CGIL, sarà impegnata in una mobilitazione con tutte le camere del lavoro provinciali, a Napoli, per manifestare contro la politica della Regione Campania, caratterizzata da immobilismo, "mortificazione" dei territori, assenza di misure efficace di contrasto alla crisi ed alla disoccupazione, questo nell'analisi fatta nel comunicato.
“In vista degli appuntamenti già fissati a livello regionale, afferma il segretario provinciale della CGIL di Avellino, Vincenzo Petruzziello, daremo il nostro contributo alla realizzazione della piattaforma dello sciopero dell’8 marzo. La Cgil irpina sarà in piazza il 9 febbraio ed con uguale partecipazione ed impegno per lo sciopero dell’8 marzo, per rivendicare la necessaria attenzione nei confronti della giunta regionale, già più volte vanamente sollecitata. Le vertenze irpine, da quelle emblematiche della Irisbus, a quelle parimenti importanti del settore dei trasporti, della sanità, della scuola, dei servizi di assistenza, hanno tutte un unico comune denominatore, rappresentato dall’incapacità amministrativa e di programma della Regione Campania, continua l'analisi "politica". Petruzziello aggiunge: Il Contratto Campania è rimasto lettera morta, le aree interne anziché essere maggiormente attenzionate, sono state ulteriormente mortificate, dal taglio dei servizi, alla mancanza di interventi in grado di assicurare contromisure alla crisi o anche solo di tamponare la crescente perdita di posti di lavoro. Misure che la Regione aveva ed ha le possibilità di adottare. E’ necessario, aggiunge Petruzziello, definire nella piattaforma dello sciopero tutte le istanze dell’Irpinia per dare forza e visibilità alla provincia di Avellino, anche con l’interessamento delle forze politiche, con le quali vogliamo aprire un confronto sulle politiche a sostegno del Mezzogiorno e dell’occupazione, da inserire nei programmi con i quali si presenteranno agli elettori e che intenderanno perseguire al Governo del Paese”.

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