"Siamo nel pieno di una crisi economica generale. Per questo non dobbiamo stupirci del calo dei consumi che è stato registrato in occasione del Natale appena trascorso"; queste le parole di Rino Bilotto, presidente dell’associazione Asso Api Avellino, alla luce dei dati pubblicati dal Codacons, che ha registrato una riduzione nei consumi del 20%.
"Viviamo una crisi endemica nell’artigianato e nel commercio a causa del calo del potere di acquisto, continua il direttore Bilotto. I commercianti stanno cercando di organizzarsi nel migliore dei modi per lenire i segni della crisi, ma l’assenza della materia prima impedisce di trovare soluzioni a lungo termine. La riduzione di denaro che circola sul territorio sta contribuendo ad aggravare lo stato del commercio, che va risollevato attraverso azioni più incisive, che snocciolino il problema nelle sue molteplici forme".
"Ben venga l’iniziativa approvata in Consiglio regionale che anticipa i saldi al 2 gennaio, spiega il direttore. Sicuramente sarà d’aiuto al commercio locale, attualmente in ginocchio. Ma resta pur sempre un’azione lenitiva. C’è bisogno di impulsi più drastici da parte della politica affinché non venga vanificato quanto realizzato da parte delle amministrazioni locali. Alcune amministrazioni lo stanno facendo, si veda, ad esempio, quella di Atripalda".
Ai politici quindi l’arduo compito di riequilibrare il tessuto economico dell’Italia, in particolare del Mezzogiorno, ulteriormente affossato dall’attuale crisi".

L’associazione sindacale con un’attività programmata sul territorio cerca di garantire a tutti i commercianti presenti nella provincia di Avellino il supporto necessario per affrontare la crisi economica.
"L’associazione Asso Api, conclude Rino Bilotto, è impegnata attivamente a sostegno dei commercianti presenti in provincia di Avellino. Purtroppo il problema è molto ampio e noi non possediamo la chiave di volta per risolverlo nella sua complessità. Cerchiamo però di offrire un supporto continuo per affrontare nel breve termine i problemi connessi a questo periodo storico economico per tutti profondamente difficile".

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