Avellino. Si è tenuto ieri pomeriggio presso la sede del PD provinciale la presentazione della Mozione  (Partecipazione e Democrazia Ri-Uniti per una nuova Irpinia) del Candidato alla Segreteria, Giuseppe Di Guglielmo. Ad oggi il Congresso dovrebbe tenersi, restando alla data spostata, una settimana fa, di 8 giorni, al 22 e 23 Aprile. Dopo l'incontro romano tra gli irpini, tra i quali Di Guglielmo "opposto agli oppositori al Congresso) ed Andrea Rossi, Responsabile della Organizzazione nazionale si attendeva per ieri, Giovedi una nuova ed ulteriore decisione che qualcuno sperava e spera ancora sino a Sabato possa essere contraria alla conferma delle date. Sarebbe una contraddizione del partito nazionale non far celebrare il Congresso dopo averlo avallato due volte, la seconda "solo" 7 giorni fa, riviandolo di qualche giorno. Di Guglielmo è sotenuto dallo schieramento capeggiato da Rosetta d'Amelio con Valentina Paris, Carlo Iannace, Roberta Santaniello, Toni Ricciardi e la lista di Gianluca Festa con anche i "dagostiniani" riferimento del "giocatore esterno" Angelo Antonio D'Agostino. "Il congresso provinciale, sostiene Di Guglielmo, deve rappresentare il momento più alto e partecipato di confronto e dibattito politico all’interno del Partito democratico irpino. In un frangente storico che ci mette di fronte a sfide epocali, che stanno trasformando l’assetto sociale e la struttura stessa della convivenza civile, il nostro Partito non può rimanere confinato in un dibattito tutto schiacciato su regolamenti, tessere, strategie interne e logiche individuali. Tocca a noi come militanti del più grande partito del Riformismo europeo e come membri dell’unico soggetto politico realmente ramificato in tutto il territorio della nostra provincia, rimettere al centro i contenuti sui quali ragionare e produrre soluzioni concrete". Rosetta D'Amelio, Presidente del Consiglio regionale ha dichiarato: "Orgogliosa che ci siano nelle nostre liste amministratori, segretari di circoli, uomini e donne impegnate nel partito che sono una speranza per il Paese e l'Irpinia. In questi mesi ho detto più volte che la provincia di Avellino aveva diritto a organismi dirigenti ed era triste e umiliante essere commissariati al pari di pezzi della nostra regione dove non c'è un livello sufficiente di legalità. Ora i circoli devono diventare quelle che una volta erano le case del popolo. Dobbiamo aprirci. Dobbiamo fare il Congresso anche per dare un coordinamento alla Città perché non possiamo continuare a ragionare solo di Avellino. L'Irpinia è tanto altro. Il partito inoltre non deve più essere identificato con profili istituzionali. Dobbiamo costruire classe dirigente integrando esperienza e innovazione. Non abbiamo fatto polemica in questi giorni e spero che sia un voto sereno, partecipato".

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