“Rivedere il sistema delle autorizzazioni delle attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi guardando anche ai rischi di inquinamento delle falde acquifere e coinvolgendo di più nelle scelte le popolazioni interessate dai progetti di ricerca e il ministero dell’Ambiente”: lo chiede la risoluzione presentata in Commissione Ambiente della Camera dai deputati Pd Luigi Famiglietti, Valentina Paris, Stella Bianchi e Chiara Braga.
"La risoluzione evidenzia i rischi a cui sarebbe sottoposto il nostro territorio e ricorda come in Basilicata siano stati numerosi i casi di inquinamento delle fonti idriche, afferma Famiglietti. Per la redazione della stessa è stato fatto un buon lavoro di squadra con tutta la filiera del Pd: dai circoli al forum ambiente del Pd provinciale, dalla consigliera regionale D'Amelio ai parlamentari, fino alla segreteria nazionale del partito- conclude Famiglietti-, questo è un metodo di lavoro che stiamo adoperando su tutte le problematiche che riguardano l'Irpinia e sono sicuro che porterà buoni frutti". Il comunicato. "Attraverso la risoluzione chiediamo di rivedere il sistema delle autorizzazioni, anche prevedendo la redazione di griglie di valutazioni, in grado di recepire i punti critici, sottolinea Paris, ringraziamo chi ha contribuito alla fase di preparazione e chiediamo chiarezza da parte della Regione Campania".
Il gruppo Pd in Commissione Ambiente e la responsabile ambiente nazionale, Chiara Braga hanno sposato in pieno le istanze provenienti dal Pd irpino: "L’attività estrattiva ha un forte impatto ambientale, afferma Stella Bianchi, che rischia di pregiudicare lo sviluppo economico e l’ambiente. Penso in particolare all’Irpinia che vede minacciata l’integrità dei suoi bacini imbriferi e delle falde, gli stessi che danno l’acqua a oltre 5 milioni di abitanti".

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