Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri ha chiesto in Senato la Fiducia per il suo Governo. Il più giovane Primo Ministro della nostra Repubblica ha parlato per circa un'ora, sostanzialmente a braccio. Ha toccato varie tematiche, ne riportiamo qualche "cenno": Scuola, Lavoro, Riforme, Investimenti, Europa che non deve essere considerata la "matrigna"; non è la madre dei problemi italiani: Mesi questi nei quali si lavorerà per anche prepare il semetre di Presidenza Europea che tocca al nostro Paese. Quanto alla Giustizia, Renzi è consapevole che dopo vent'anni di "muro-contro-muro" non è pensabile che una parte convinca l'altra della maggiore bonta della propria idea di riforma ma si tratta di una tassello al quale mettere mano con un pacchetto organico di revisione. Ha citato la Giustizia Amministrativa con un esempio "lampante" relativo al che lavorano, nel settore Lavori Pubblici, più gli Avvocati che i Muratori. La disoccupazione nell'ultimo lustro è passata dal 6,7% al 12,6%, la disoccupoazione giovanile dal 21,3% al 41,6%, il PIL è sceso di 9 punti per Renzi questi non sono i numeri di una crisi ma di un tracollo. Ha parlato della sburocratizzazione con un pensiero rivolto ai Dirigenti pubblici verso i quali non può esistere, mentre i Governi passano, che essi rimangano, fatti salvi i diritti acquisiti, rimangano a tempo indeterminato, facendo il bello e il cattivo tempo. Quanto ai Debiti della Pubbliaca Amministrazione matteo Renzi ha detto che ci sarà lo sblocco totale e non parziale dei fondi per pagare i crediti che vantano le imprese attraverso un diverso utilitto dellaCassa Depositi e Prestiti. Tanti argomenti per Renzi che ha "colloquiato" in alcuni casi con qualche senatore (con una battuta sull'età Matteo ancora non ha per sedere tra quei banchi), ricordando che il PD non ha paura delle elezioni e anche in ultimi appuntamenti ha dimostrato di saper vincere. Ha parlato anche di Cultura includendo il concetto di "identità" non è contrario alla Integrazione;  il contrario di quest'ultima è Disintegrazione. Ha anche detto che avrebbe preferito che l'essere arrivato lì fosse stato preceduto da un chiaro mandato elettorale ma comunque questo è un Governo politico.

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