Avellino. "L’assistenza domiciliare è un punto di riferimento per molte famiglie, un aiuto concreto per anziani, malati, disabili e per i parenti che li assistono. L’invecchiamento della popolazione è sotto gli occhi di tutti, ma ad esso non corrisponde la messa in campo di idonee soluzioni da parte del servizio pubblico. Gli infermieri di Avellino dissentono dalla politica dei tagli lineari adottati dall'ASL di Avellino che penalizzano le fasce più deboli della popolazione, gli anziani fragili"; il Comunicato di Maurizio Roca, Presidente IPSAVI, Avellino Federazione degli Infermieri. Ricordando alla Direzione Generale che tutte le linee guida Internazionali e Nazionali concordano nel ritenere il domicilio il luogo dui cura più appropriato per gli anziani. Gli anziani ricoverati e/o istituzionalizzati vanno incontro a un peggioramento del loro stato di salute e della loro qualità di vita. La progenitrice della scienza del nursing Florence Nigthingale già nel 1889 sosteneva "Secondo me la missione delle Cure Infermieristiche è quella di curare l'ammalato a casa sua. Intravedo la sparizione di tutti gli ospedali e di tutti gli ospizi. Il valore aggiunto dell’assistenza domiciliare per chi non è autosufficiente sta nella possibilità di restare nell’ambiente  familiare del proprio domicilio. Il comunicato che continua: L’alternativa è di poter vivere degenze in luoghi di ricovero, ricevendo un aiuto professionale in sicurezza e conforto, soluzione non compatibile con le scelte del servizio pubblico. Sulla questione del ridimensionamentio delle Cure domiciliari imposto dalla Direzione Generale, il Presidente Dr. Maurizio Roca, chiederà alla Presidente Federazione IPASVI , Onorovole Annalisa Silvestro, di formulare specifca interpellanza sulla questione al fine di avere risposte chiare dal ministro Lorenzin. L'occasione è utile per ribadire ancora una volta  l'importanza del lavoro infermieristico a domicilio. Tra l'altro si sta discutendo da mesi sul riconoscimento dell'infermiere di famiglia e/o di comunità, figura che pur non ancora regolamentata,  si sta sperimentando in tante realtà del nord Italia attraverso forme di collaborazione  pubblico-private e in associazione con i comuni con ricadurte positive sia in termini di costi che di soddisfazione dell'utenza".

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