Prosegue in maniera costante l'attività di controllo del territorio dei militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, in ogni settore della vita economica e sociale della provincia irpina, con particolare spinta verso i reati di tipo predatorio quali furti in abitazione e attività commerciali, che più da vicino possono inficiare negativamente sulla sicurezza dei cittadini. È così che, intorno alle ore 7.30 di questa mattina, al numero di pubblica emergenza “112” di Avellino è giunta la richiesta d’intervento degli operai di una realtà industriale ubicata alla frazione Arcella del Comune di Montefredane, che avevano notato come lungo il perimetro interno del capannone, vi fosse un furgone a loro assolutamente sconosciuto e con a bordo due persone che ritenevano sospette. Giunti immediatamente sul posto, i carabinieri della Stazioni di Montefredane e Atripalda sono così riusciti a bloccare immediatamente il furgone, che era in procinto di uscire dall’azienda con a bordo le due persone indicate dagli operai, riporta il comunicato dell'Arma. Immobilizzati e accompagnati nella gazzella, i carabinieri hanno così potuto accertare che i due erano entrambi di origine romena ma da anni residenti in irpinia, già pregiudicati per reati specifici, avrebbero tentato di trafugare 19 termosifoni in ghisa (per un totale di 180 elementi), caricandoli nel furgone bianco. Il materiale oggetto di quello che sarebbe stato un tentato furto si trovava accatastato sul retro dell’azienda. I due, accusati ora del delitto di tentato furto in concorso, sono stati arrestati e, come disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino, riporta e va a chiudere il comunicato dell'Arma, ristretti in regime di arresti domiciliari sino alla celebrazione dell’udienza penale con rito per direttissima, prevista per i prossimi giorni.

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