"Chiariamo subito una cosa: la tutela dell'ambiente è una delle priorità dell'azione che quotidianamente si porta avanti. Ogni giorno la nostra attività è dedicata alla valorizzazione del patrimonio, di tutto il tesoro custodito nello scrigno dell'Irpinia (quindi anche il verde). Lo racconta la nostra storia istituzionale, politica e professionale. Determinate accuse, soprattutto se provengono da chi ricopre ruoli negli enti, sono inammissibili. Puntare l'indice contro qualcuno, facendo immaginare che odiose e deprecabili devastazioni siano da mettere in relazione con una nostra importante tradizione, è veramente assurdo. Esprimo la piena solidarietà al sindaco di Baiano, Enrico Montanaro, agli altri primi cittadini irpini che celebrano la festività del Maio. Bisognerebbe insegnare a tutti le tante tradizioni che ci sono in Irpinia, per conservarle e valorizzarle. Il gioco allo sfascio non serve a nessuno. Viva Il Maio, viva l'Irpinia". Le parole del Presidente dell'Ente Provincia, Domenico Biancardi in "risposta" durissima, "senza mai nominarlo" (quindi presumobilmente? mettiamo l'interrogativo ed il condizionale) Pasquale Giudita, Sindaco di Summonte, il quale aveva precedentemente rilasciato delle dichiarazioni sul "disboscamento del Partenio" e la Festa de "Il Maio" che si tiene a Baiano, "interpretabili" che a quanto pare e probabilmente, giustamente (se non altro in questa fase). A quelle parole avevano già fatto seguito, quelle "forti" del Primo Cittadino di Baiano (le riportiamo insieme a quelle di Giuditta) Enrico Montanaro. A queste si aggiungono anche quelle, a "difesa" della Festa, di Enzo Alaia, Consigliere regionale, al quale Giuditta è stato "vicino" al tempo delle elezioni del 2015 (solo per "cronaca"). Parole che si riferiscono a Giuditta? Beh, viste le dichiarazioni precedenti si potrebbe quantomeno presumere e comunque si potrebbe eventualmente includere insieme ad eventuali altri dei quali, però, non si trova traccia. Per estrema correttezza, quindi, diciamo, che, queste parole di Alaia, siano riferite a Giuditta o meno, sono di estrema, forte, totale, difesa della Festa contro chi ha attaccato e tra questi...: "Il Maio, per i baianesi, non è soltanto Tradizione. Ma è anche Memoria, Cultura dei luoghi: un 'rito' che si tramanda da padre a figlio, come patrimonio immateriale di valori e simboli condivisi, che fanno di un paese, una comunita', in cui riconoscersi e sentirsi uniti. Il Maio è il simbolo di Baiano. Rappresenta l'identità e l'anima di un luogo e di una comunità.  Fare sterile demagogia - nel tentativo, mancato, di farla passare per critica costruttiva- è soltanto indice di mediocrità e superficialità di valutazione (l'analisi politica) di Alaia. La Tradizione del Maio, non solo deve continuare, ma essere preservata e custodita".

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