Avellino. E' arrivato come un "fulmine" anche se a "cielo non sereno" il commissariamento del PD irpino. Dopo 20 mesi dalle dimissioni di Carmine De Blasio e la gestione operata dal Direttorio (Valentina Paris, Rosetta D'Amelio, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca) dalla sede nazionale viene notificata, a via Tagliamento, con la nomina del Commissario, David Ermini, avvenuta su indicazione del Segretario Nazionale, Matteo Renzi. La "nota" a firma del Responsabile nazionale Organizzazione, Andrea Rossi e del Coordinatore della Segreteria nazionale  Lorenzo Guerini a leggerla, anche con un sguardo superficiale, sembra apparire contraddittoria e "certificativa" del fallimento della politica renziana nonchè della gestione del Partito. "Analizziamo", ad esempio questo passaggio: "A causa della campagna per il Referendum costituzionale e, in seguito, della celebrazione del Congresso nazionale, non è stato possibile celebrare fino ad oggi il Congresso provinciale. Tuttavia, in seguito ad una richiesta formale della Segreteria regionale della Campania, il 26 giugno 2017 è stato autorizzato il Congresso straordinario, che avrebbe dovuto essere celebrato entro e non oltre il 23 luglio 2017"; ma cosa dicono? Dal 18 Gennaio 1016 a fine Aprile dello stesso anno, quindi dopo il tesseramento di Febbraio, cosa è stato fatto? Perchè il Congresso straordinario non si è tenuto prima delle Amministrative di Giugno 2016? (Neanche si son ricordati che vi sono state). Dicono che il Congresso non si è tenuto per la campagna referendaria sulle Riforme che ha portato al voto del 4 Dicembre 2016 con la con la "strasconfitta". Davvero credono di sostenere questa "tesi"? Il DDL Boschi sulle Riforme costituzionali, tanto per ricolrdalo ai due del PD e un pò a tutti è  stato approvato prima della metà di Aprile 2016, quindi lorsignori stanno dicendo che il PD con Renzi, anche Capo del Governo oltre che Segretario nazionale ha "governato" il Paese in un clima di continua campagna elettorale? Cosa dicono? Devono ricordarsi che solo ad inizio Agosto la Corte di Cassazione ha dato l'ok per il quesito del Referendum con Renzii che aveva 60 giorni per stabilire la data, cosa che ha fatto negli ultimissimi giorni utili portando così il voto al 4 Dicembre 2016, dopo una estenuante campagna elettorale, che è partita, a questo punto, lo dicono, Rossi e Guerini, ben prima del periodo ufficiale. Questo dirigenza nazionale fa riflettere. Perchè il Congresso straordinario, allora, non sì è tenuto, entro Marzo 2017 che è la data annunciata da Assunta Tartaglione, Segretaria regionale? Si dice che non è stato fatto perchè c'è stato il Congresso nazionale anticipato. Altra cosa non del tutto vera, nel senso che i tempi per celebrarlo  erano stati stabiliti prima come, di fatto, dalla Tartaglione in condivisione col Direttorio ("Prova" numero 1: PD; Tartaglione ad Avellino Un giorno all'improvviso, tesseramento e Congresso) quindi il Congresso irpino si toteva tenere in anticipo rispetto a quello nazionale anche perchè le dimissioni di Renzi sono avvenute all'improvviso, quando oramai, il partito gli stava sfuggendo di mano con la fuoriuscita della parte più a sinistra e con un tesseramento che negli anni renziani ha fatto registrare, tra abbandoni e flebile partecipazione attiva rispetto al passato, un "dimezzamento". Il primo periodo per celebrare il Congresso irpino è stato quello che arrivava a fine Luglio 2016 (data possibile, anche se balneare, visto che oggi viene rimproverato di non averlo tenuto entro il 23/7/2017) e da Dicembre 2016 a Marzo 2017 (mese entro il quale era stato sancito visto quanto affermato dalla Tartaglione). Si arriva a Luglio 2017, il 23, data che va bene ai "romani", però con la "scadenza" del Congresso straordinario alle porte ed oggi, si dice di non farlo a Settembre come accordatisi in Irpinia, almeno dalla maggioranza, ma si rinvia di un mese portandolo nell'ordinario (con il rischio di avere le stesse contestazioni su tesseramento e regolamento). Cosa ci si può aspettare da un PD guidato da Matteo Renzi che si dimette e tiene un Congresso lampo, nel senso che la sconfitta al Referendum meritava un'approfondita analisi e non andare di fretta pensando alle Elezioni anticipate che a questo punto, sono saltate dai programmi di qualcuno. Cosa ci si può aspettare da chi vince un Congresso il 30 Aprile, quindi con un programma appena "approvato", ma con un conferenza programmatica che si terrà ad Ottobre, tra l'altro a ridosso (poco prima o poco dopo dei Congressi) quindi con una linea programmatica, che potrebbe, essere "contro" il Segretario? Lasciamo stare #enrcistaisereno, l'annuncio dell'addio alla politica in caso di sconfitta al Referendum, le alleanze, e quanto altro.

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