La crisi di Governo dovrà essere risolta, dai partiti, nel più breve tempo possibile. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non sembra disposto da dare lungo margine di tempo come accaduto un anno e mezzo fa quando, dopo molti contrasti, tra le varie forze, ha portato all'Esecutivo M5S-Lega. Il tempo che scorre e le parole dello stesso Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dimissionario, rilasciate oggi, in Francia nel corso del G7 "incastrano", e questa sembrerebbe la lettura più appropriata delle dinamiche attuali, il Movimento 5 Stelle, che eventualmente non dovesse trovare un accordo con il PD, per una nuova maggioranza, lo "perderebbe", infatti, Conte dice, che seppur non rinnegando l'esperienza di Governo con la Lega di Matteo Salvini, la considera una stagione politica chiusa e che non si riaprirà più, per quanto lo riguarda. A questo punto è evidente che chi nel Movimento 5 Stelle pensa di voler intavolare un nuovo dialogo con la Lega non potrà contare più sull'apporto del Presidente che "pian piano" si è fatto conoscere ed è cresciuto enormemente nella considerazione politica, degli italiani e dei rappresentanti delle Istituzioni europee. Va detto, Conte "scavalca" i vari Di Maio o i Di Battista. Sembra che il Ministro dello Sviluppo Economico e Vicepremier se ne stia rendendo conto e sembrerebbe possibile la proposta al PD di un nuovo Governo con lo stesso Conte alla guida. Se non andasse in porto questa operazione, il Movimento tornerebbe con la Lega? Su quali basi si andrebbe a costituire il nuovo accordo? I pentastellati hanno parlato di fiducia persa. La ritroverebbero in poche ore? Il PD è libero di accettare e proporre ma, per entrambe le forze, visto, che, soprattutto tra i "dem"  vi è stata la valutazione del risultato post elettorale ad eventuale elezioni anticipate, "converrebbe" l'immediato ritorno alle urne? L'operazione rischierebbe solo di sostituire qualche "renziano"con qualche "zingarettiano"? A cosa servirebbe? Il PD è spaccato, tra renziani e non ed i renziani, sembrerebbero essere maggioranza fuori e dentro il PD, nonostante il recente Congresso. Il Partito dovrebbe, prima di tutto, essere "ricostruito". Al Paese converrebbe, ed è questo la valutazione più importante, un patto ferreo e costruttivo o nuove Elezioni? 

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