Avellino. Se disertori ci saranno al momento della presentazione delle liste per le amministrative, questi saranno fuori dal PD. E’ questo il concetto emerso con forza all’Assemblea dem, in vista del voto Amministrativo del 26 Maggio, tenutasi ieri, nel tardo pomeriggio, alla presenza del Segretario regionale, eletto, un mese addietro, Pantaleone Annunziata. A prendere la parola, la Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, che  arrivato il momento cruciale veste i panni che gli sono consoni, quelli del leader politico e lo fa indicando la strada da seguire affinchè si giunga alla determinazione del candidato Sindaco di Avellino attraverso la composizione di un centrosinistra unitario ma che faccia sintesi lasciando alle spalle l’esperienza negativa e divisiva dello scorso anno rappresentata dalla "grande ammucchiata". La D’Amelio, sorride ma alza la voce contro chi sostiene, contraddicendo se stesso, che bisogna fare le Primarie per scegliere il candidato Sindaco. Non ci sono le condizioni e non ci sono concorrenti se non quelli dentro lo stesso PD che di fatto stanno anticipatamente correndo in solitudine. La D’Amelio condanna questo atteggiamento ed in sostanza sostiene che con questi, al momento opportuno si faranno i conti (nella foto a lato, sembra quasi mettere alla porta gli assenti, ma questa è una "battuta" che sovviene guardando l'immagine) e su questo è fortemente sostenuta dalla massima carica regionale del Partito, ovvero, Leo Annunziata che, in un primo momento sembrava non volersi esprimere sugli assenti alla "adunata" ma qualche attimo dopo li ha ripresi tirando fuori la metafora del ciclista che parte in solitaria, troppo presto, per poi trovarsi senza forze, preso dai morsi della fame nel momento decisivo. Questo crea danno alla squadra. Su tale comportamento, Annunziata, al quale non interessa il passato ma guarda al futuro, con toni apparentemente soft, in realtà lancia l’affondo agli assenti e quindi, in primis a Gianluca Festa e Livio Petitto e di fatto al loro “allenatore“, il parlamentare beneventano, quindi di un'altra Federazione, Umberto Del Basso De Caro ma eletto nel collegio Irpinia-Sannio, invitandoli a partecipare alle prossime assemblee, quindi a rientrare in gruppo, nei ranghi, per costruire squadra, programma ed individuare il candidato Sindaco. Annunziata senza mezzi termini evidenzia che chi sarà assente al momento della presentazione della lista PD (gli irpini, naturalmente), prevista tra una ventina di giorni, non sarà giustificato politicamente e con questo, in sostanza, ne annuncia l’espulsione. "Non giustificare", cosa vuol dire se non espulsione, provvedimenti? Non c’è altra espressione per sintetizzare quanto detto da Annunziata. Appare ovvio che conseguenze disciplinari saranno dovute. Annunziata ribadisce, togliendo qualsiasi dubbio o auspicio di qualcuno, che il PD sarà in campo con il proprio simbolo, avendone già la delega dal partito nazionale per farlo e sarà pronto a girarla a Giuseppe Di Guglielmo, Segretario provinciale irpino, non appena sarà determinata la lista. Annunziata si mette e mette tutti sullo stesso livello, tutte le componenti che si siederanno al tavolo per discutere insieme avranno, dovranno avere pari dignità ed il PD non sarà al traino di nessuno. Il PD ascolterà tutti e dirà la propria senza prevaricazioni e senza accettarne da nessuno. Il PD, dice Annunziata, ha commesso degli errori, come gli altri partiti ma è tempo di guardare avanti. Bisogna fare in modo che si costruisca un partito che abbia una identità e non si presenti diviso o ne dia l’impressione perchè dice, gli elettori sono più intelligenti di noi. Quanto emerso dai vertici del PD. Leo Annunziata, Rosetta D’Amelio, Giuseppe Di Guglielmo, non ha ambiguità ovvero che chi non rispetta il partito, ne è fuori. Certamente, agli occhi degli elettori, appare, oggi più che ieri, "strano" quanto accade ossia che chi si riconosce nell’area "decariana" ma non sarebbe più il caso di usare questo aggettivo, concorre per la Segreteria regionale, ne nomina rappresentanti nel Direttivo, dove c'è anche chi non eletto nell'Assemblea nazionale, come un "paracadute politico? Quando si "perde" da una parte, non si deve "ripiegare, rientrare" dall'altra ma sono scelte personali, politiche, legittime comunque. Sembrarebbe, tutti ricordino che Del Basso De Caro non riteneva le Primarie lo strumento opportuno, in passato mentre oggi se ne fa sostenitore, così come non voleva allearsi con quelle "ditte individuali", politicamente, ovvero, quelli che avrebbero corso altre volte contro il partito, o avrebbero potuto entrare, ed invece ora...cosa fa? Rischia che chi con lui, corra da solo, con chi veniva attaccato dagli stessi. Come mai si è passati a questo "abbraccio"? In "soldoni", il sannita ha dovuto adeguarsi a chi sosteneva che da soli non si va da nessuna parte, questo durante lo scorso Congresso, immaginando alleanze con chi la si fa oggi. Si ha l'area "festiana e petittiana", questa sembra la realtà. Cosa accadrà dopo la sorta di "aut aut" del Segretario regionale lo scopriremo a breve. Presenti alla riunione presso la Segreteria provinciale, tra gli altri, l’ex Senatore Enzo De Luca, Carmine De Blasio eletto all’Assemblea, nel Direttivo regionale, Teresa Mele, Beniamino Vignola, Sindaco di Solofra, Teresa Mele, Carlo Iannace rientrato in Consiglio regionale, Rino Buonopane, candidato Sindaco a Montella, Salvatore Cucciniello, Ivo Capone, Raffaello De Stefano, Michelangelo Ciarcia, (ricorso in Tribunale sulla "querelle" Congresso provinciale non ancora ritirato) ed altri esponenti.

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