“…e che c’entra De Luca col PD irpino, lui è salernitano?”. E’ questa la risposta del Sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Gentiloni, Umberto Del Basso De Caro alla nostra domanda sul prossimo Congresso del Partito Democratico Irpino e dell’eventualità, che qualcuno ancora prospetta, di un accordo tra il sannita ed il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca per le “vicende dem irpine”. Alle parole di Del Basso De Caro qualcuno potrebbe obiettare dicendo: “…ma lui è beneventano”. Appunto, e la spiegazione è semplicissima: Il collegio elettorale per le Politiche è il “mix” Irpinia-Sannio ed è proprio questo a “conferire diritti e doveri” al Sottosegretario nei confronti degli irpini. E’ per questo che Del Basso De Caro è “di casa, ha titoli” mentre il salernitano non ha a che vedere con le vicende locali se non “di striscio”. Quanto alle candidature per le Elezioni ai due rami del Parlamento che si terranno tra Febbraio 2018 (scadenza naturale del mandato) e la Primavera, il Sottosegretario è chiaro: “Le candidature, sia Camera dei Deputati o Senato della Repubblica, non le decido io ma la Segreteria nazionale del Partito (guidato da Matteo Renzi). Le Segreterie locali possono fornire delle indicazioni ma la decisione finale spetta a Roma”. Come dire, lavorare a testa bassa, ciascuno nel proprio ruolo senza pensare ad altro. Come abbiamo già scritto, se ci fosse la possibilità di scelta, non crediamo che il Sottosegretario opti per il Senato in quanto ha sostenuto una forte e decisa battaglia per l’abolizione di esso al Referendum Riforme dello scorso 4 Dicembre almenochè non vi siano prospettive di guidare un Ministero nell'eventualità che il PD esca vincitore. 

Facciamo un passo indietro tornando all’incontro tra Del Basso De Caro e De Luca: Ancora una volta, da quanto sopra, si va confermando quanto avevamo scritto, la scorsa Domenica, attraverso “voci di corridoio” e “silenzi eloquenti” ovvero che il “tema Congresso irpino” è stato “soltanto lambito” (leggi qui: "PD Campania; Del Basso De Caro mette fine all'egemonia De Luca"). Va detto per “ristabilire pesi e misure” che “qualche irpino sta dando troppa importanza all’incontro per quanto concerne ricadute locali sul Congresso oramai prossimo (entro il 29 di Ottobre) e troppa importanza a “presunti meriti” avuti nella “mediazione” perché si tenesse”. Dell’incontro ricercato, nei fatti, da De Luca, ad adoperarsi affinchè i due “alti rappresentanti” si incontrassero è stato il Consigliere regionale Mino Mortaruolo, beneventano; Sulla sponda irpina, di fatto, non ci sono stati “ruoli o meriti” per questo; che la Roberta Santaniello, Presidente del PD (sembrerebbe ancora) vicinissima al Governatore ed anche con un ruolo operativo presso l’Ente Regione, potesse sapere è un conto ma che sia stata un “tramite diretto” col sannita, assolutamente no. Neanche è credibile, per le note vicende politiche, che Del Basso De Caro, le avrebbe dato ascolto. Qualcuno, “lato” area D’Amelio, De Luca, Santaniello, si sta “accorgendo” ora che c’è il rischio che possano essere stati messi sul “piatto” dal loro riferimento affinchè Del Basso De Caro si “addolcisca”, cosa che non sembra sia, anzi il Sottosegretario, come abbiamo scritto un paio di giorni addietro non intende recedere di un millimetro ed è pronto a candidatura un suo esponente alla Segreteria del PD irpino (leggi qui: "Congresso PD OK a Ermini No all'Innominata Pronti a candidarci Del Basso De Caro"). In conclusione, l’area con Del Basso De Caro quale riferimento, con la socialista Chiara Maffei (stessa estrazione del Sottosegretario), Caterina Lengua, Rosanna Repole, Livio Petitto, tra gli altri, sta “lavorando ad un nome” che sia di “raccordo” col sannita e forte ed autorevole da “resistere” al dopo Elezioni, sia Politiche che Amministrative rimarcando che non è il PD Irpinia-Sannio ma una "squadra" irpina che lavora in autonomia, senza "prime donne" o "ditte individuali", con il legittimo (per quanto sopra scritto) "superiore appoggio" del Sottosegretario Del Basso De Caro.

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