Il Partito Democratico irpino deve avviare il tesseramento per poi arrivare entro fine Ottobre ad avere il Segretario. Sembrerebbe facile, detta così, ma non potrà esserlo per niente. In questo momento un pezzo del partito sembra "prigioniero" del Commissario, David Ermini e dello "sceriffo", il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ecco perchè: Il PD è stato commissariato (con un atto alquanto contraddittorio e qui spiegiamo il perchè: "PD irpino commissariato; Renzi mette la "ceralacca" sul suo fallimento") dopo 19 mesi dalle dimissioni di Carmine De Blasio con un "Direttorio - Rosetta D'Amelio, Valentina Paris, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca" che avrebbe dovuto svolgere funzioni limitate sia operativamente che temporalmente ma così non è stato. Come abbiamo scritto più volte, senza giri di parole o finta diplomazia, il Commissariamento è la "vittoria" di Del Basso De Caro (la "motivazione in questi due pezzi: "Del Basso De Caro vuole la Caporetto del Direttorio Chi candiderà al Parlamento?" e "Congresso PD; Commissariare il Partito per ripartire; Del Basso De Caro" ) il Sottosegretario alle Infrastrutture che sostiene una parte importante del PD locale che va dai "compagni" socialisti guidati da Chiara Maffei agli "amici" capeggiati da Caterina Lengua e Livio Petitto. Questa "area" non ha mai usato parole "dolci" nei confronti del quadrumvirato, anzi è stata sempre negativamente critica con logicità e coerenza. Negli ultimi giorni inoltre vi è stato un incontro tra Del Basso De Caro e De Luca (riportiamo la ricostruzione "apprezzata" quindi riconosciuta giusta, tra l'altro derivante da "voci di corridoio e silenzi eloquenti": "PD Campania; Del Basso De Caro mette fine all'egemonia De Luca") che di fatto, se le cose dovessero confermarsi anche nelle prossime settimane "consegnerebbero" la “resa” del Presidente della Giunta regionale al Sottosegretario. L’altra “area” del PD irpino che va dalla D'Amelio, soprattutto, a Enzo De Luca (il quale, con chi a lui vicino, che incautamente ed inspiegabilmente ha addirittura espresso soddisfazione per il commissariamento, avrebbe commesso l'errore di "spingere" oltremodo la contestazione al tesseramento online quando doveva starsene buono e zitto visto in quale parte "naviga" o "navigava"), così come allo stesso Luigi Famiglietti, già "vittima" di sue "reiterate retromarce" con, in più la “bandierina” del Congresso del 23 Luglio rimasta in tasca, diventa o diventerebbe, "prigioniera" dello Commissario Ermini e dello sceriffo, il Governatore De Luca, perché l’uno è di fatto espressione della “vittoria” nel "braccio di ferro", di Del Basso De Caro e l’altro è il rappresentante dell’area che oggi si ritroverebbe a dover fare diversi passi indietro. Ulteriori "sommosse" non sono escluse. Altro che pacificazione nel PD e questo perchè l’area D’Amelio che arriva alla "deluchianissima" Roberta Santaniello (la quale potrebbe non essere felicissima dell’accordo se eventualmente si dovesse confermare come abbiamo descritto è ad oggi) è in rotta di collisione con Del Basso De Caro da un anno. Lo è soprattutto la D’Amelio che è, cosa non indifferenze, il pezzo forte di questa componente. Non crediamo, per questi motivi, che l’ex Sindaco di Lioni accetti di buon grado di essere scavalcata dal Governatore. Le “parti” in corsa per il Congresso in Irpinia di fatto non sapevano della “trattativa” o comunque questa non aveva e non ha ancora i crismi dell’ufficialità. Che l’incontro fosse da tenere nascosto lo ha confermato una “voce” irpina (in seguito al nostro articolo) “voce” che solo oggi sta cominciando ad avere “coscienza” che questo incontro metterebbe fine all’egemonia De Luca, quindi della sua parte in gara al Congresso. Se questa consapevolezza dovesse prendere quota, a questo punto l’area D’Amelio-De Luca-Santaniello etc, seppur con toni diversi, darebbe luogo ad una “sommossa” per “sfuggire alla “prigionia”. A qualcuno comincia a sembrare che siano stati "politicamente venduti” dallo "sceriffo" a "loro insaputa". 

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