“Il dimezzamento delle risorse destinate all'alleggerimento del costo delle assunzioni stabili per il 2016 penalizzerebbe gravemente il Mezzogiorno. O la decontribuzione viene mantenuta solo per il Sud – in tal caso potrebbe bastare un solo miliardo – oppure il Governo deve evitare il taglio del budget confermando i due miliardi stanziati nel 2015.” Lo afferma Angelo D’Agostino, deputato e vice presidente di Scelta Civica – Cittadini per l’Italia.  “Grazie alle misure varate dal Governo, spiega il parlamentare, lo sconto per le imprese sui contributi si aggira attualmente sugli ottomila euro l’anno per ogni assunto con contratto a tutele crescenti. Con il dimezzamento del budget per il 2016, il beneficio per le imprese si ridurrebbe anch'esso del 50%. Un’ipotesi, questa, che si ripercuoterebbe in particolare sulle imprese meridionali che non solo operano in un contesto già di per sé penalizzante, ma che hanno anche pagato il prezzo più elevato della crisi”. 

“D'altronde, osserva D’Agostino, se nei prossimi mesi i dati confermeranno la ripresa in atto della nostra economia, le imprese tenderanno ad assumere più persone in ragione delle maggiori esigenze. E’ evidente che il miliardo a disposizione non basterebbe a coprire le richieste.Pertanto, chiedo al Governo di confermare il budget di 2 miliardi anche per il 2016 o, in subordine, di circoscrivere gli sgravi al Mezzogiorno. In mancanza, chiude il vice presidente di Cittadini per l’Italia, rischieremmo di vanificare una misura che ha fin qui dato ottimi risultati".