All'esito di complesse attività di indagini coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della stazione di Pietradefusi hanno eseguito un’Ordinanza del Tribunale del Riesame di Benevento, emessa a seguito di accoglimento dell’Appello del Pubblico Ministero avverso il rigetto del Gip presso il Tribunale di richiesta cautelare reale, che ha disposto il sequestro preventivo di una società risultata - di fatto - inesistente, delle relative quote e ogni altro bene alla stessa riconducibile, consistente in particolare di un parco macchine di oltre duecento veicoli; quanto emergerebbe in fase di indagine. Due gli indagati. Per loro l’accusa, in fase di indagiine, è di falso ideologico in atto pubblico attraverso l’induzione in errore di pubblico ufficiale, poiché, viene ipotizzato, dissimulando l'esistenza della S.r.l. ...  avrebbero reiteratamente indotto i  titolari di agenzie automobilistiche (che di fatto svolgono pubbliche funzioni per conto del Pubblico Registro Automobilistico) ad effettuare passaggi di proprietà in sostanza fasulli; quanto presunto in indagine. Di fatto, si ipotizza che le autovetture entravano in possesso non dei titolari formali delle società, ma di altri soggetti con l’impossibilità di accertare il reale utilizzatore, ed emergerebbe invece che, si presume in indagine, ripetutamente le autovetture in questione sarebbero state utilizzate per commettere reati contro il patrimonio, ovvero per circolare nonostante fossero gravate da sanzioni amministrative. Dalla nota della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento e trasmessa dal Comando provinciale dei Carabinieri irpini.

Il Provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari ed i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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