E' tarda notte quando arriva una richiesta di intervento al “112”. A telefonare è un uomo di origini straniere che da qualche giorno si era allontanato dalla propria abitazione e che al rientro avrebbe scoperto che la moglie avrebbe tentato, stesse tentando di raggiungere il Paese di origine, portando con sé la figlia; da quanto emergerebbe in fase di indagine, Sono immediatamente scattate le ricerche e, dopo accertamenti lampo, i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano sono riusciti a reperire non solo targa e modello della vettura a bordo del quale la donna stava viaggiando, ma anche il numero di telefono del conducente, che però non rispondeva alle chiamate; questo ancora dalla fase di indagine. È stata allora inoltrata una tempestiva richiesta di localizzazione satellitare che, unita ad una proficua opera di coordinamento con le Centrale Operative dell’Arma, ha permesso di intercettare il veicolo in una provincia di altra regione. I militari del posto hanno poi fatto il resto: dopo aver individuato e fermato il veicolo, la donna e la bambina sono state portate in Caserma e di qui, previo avviso alle competenti Autorità giudiziarie, affidate ai Servizi Sociali. La donna, da ipotesi investigativa, dovrebbe in eventualità rispondere del presunto reato di sottrazione di persona incapace, minore.

La denunciata è persona sottoposta a indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Tale comunicazione è effettuata nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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