Avellino. Il Congresso del PD irpino con le sue continue virate, cambi di marcia, alleanze e tradimenti, è una colossare rottura di testa soprattutto per chi fa giornalismo, cercandio di fare informazione corretta e precisa. Dovremmo, noi di cinquerighe attuare nei confronti del Partito Democratico, il "silenzio stampa al contrario". Portiamo un esempio tra i tanti: Con Luigi Famiglietti, in una chiacchierata, riportata "nella forma informale" del 22 Aprile, a 8 giorni dalle Primarie del 30 che portarono alla rielezione di Matteo Renzi, Segretario del PD, emerse il "progetto dell'antidemitismo" che si andava a realizzare con Umberto Del Basso De Caro "sponsor e riferimento" dell'area, che noi abbiamo intestato a Chiara Maffei. Del Basso De Caro e la Maffei "non masticano bene" con la D'Amelio. Emergeva "limpida" la possibilità della candidatura di Beniamino Palmieri a Segretario provinciale (di parte, quindi e non unitario) con la stessa Socialista che ufficialmente, in una circostanza successiva ci confermò tale ipotesi ma non volendo "ufficializzare pubblicamente" per non "bruciare la carta". Se, la data del Congresso, fosse, come risulterebbe al momento, frutto di un sostanziale accordo tra Famiglietti, De Luca e l'accettazione della D'Amelio quindi all'insaputa del "Sottosegretario sannita" che tanto si impegna per l'Irpinia ed il PD, vorrebbe dire, potrebbe leggersi politicamente come un "rinnegare" quel progetto in quanto la D'Amelio, indipendentemente dall'oggi, ha condotto, molto di recente, accordi con l'UdC di Ciriaco De Mita, proprio quel "progetto" che Famiglietti "voleva" o sembrava volesse "didstruggere". Cosa è successo in questi due mesi?

"Ripassiamo": "Congresso PD; Famiglietti-Del Basso De Caro con Palmieri Progetto antidemitismo".

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