Ma…mmmmma; E’ la prima “parola” di senso compiuto che un bimbo pronuncia col sorriso che lo illumina e che al tempo stesso “irradia” la Mamma. Un’emozione unica, immensa, eterna perchè la Donna che se la “sente rivolgere” vede realizzato pienamente, in quell’attimo, il senso profondo del suo essere. Essere Donna è speciale, essere Madre è eccezionale. Auguri a tutte le Mamme; Giovani e non; a chi è Mamma di un “batuffolo” o di adolescente o di un uomo; la Mamma non ha età; la Mamma è Mamma sempre e comunque…ma sarà vero? Si dice che l’essere Madre è un istinto naturale ma tutte sanno “assecondarlo, svilupparlo, svezzarlo”? Ci sono Mamme “per caso”? Che “usano” un figlio per un loro “progetto sociale”, per una “vendetta”, per una “rivalsa”…? Assurdo, ma se ci sono auguri, anche a queste; che possano trovare dentro di sé la forza per essere davvero Mamme e non “procreatrici”. La Mamma è il centro della Famiglia (seppur nelle “varie forme” che va assumendo nella Società cosiddetta “di oggi”). Ebbene si, auguri a tutte le Mamme e non al “genitore 1”, almeno non ancora. Cambiare la “dicitura” su di un pezzo di carta sembrerebbe ridurre il figlio ad un “elemento” generato da una "macchina", ad un numero, una matricola come la "targhetta su un motore"?. L’evoluzione della Società sarebbe davvero questo o anche in questo? Essere Madre è il frutto del seme dell’Amore. Il figlio deve essere sempre voluto, è sempre voluto (proprio in virtù di quell’istinto materno) anche quando non programmato e quando poi la Natura o il Destino non rendono possibile il diventare Mamma (genitori, Madre e Padre) è giusto “ricercare” altri modi che siano favoriti dalla Scienza ma attenzione al che questo non vada oltre un “aiutare” la Natura a fare il proprio corso. Insomma, essere genitori, essere Madre ad ogni costo, No. Diventare Madre o comunque genitori non deve significare “fabbricare” un mammifero come la “pecora Dolly”. C’è un’altra strada da provare a percorrere qualora si voglia davvero assecondare l’istinto della maternità o paternità, vale a dire l’Adozione. Questa impone un Volere il Figlio, se possibile ancora maggiore. Adottare un bimbo significa dare Amore a chi non avrà tratti somatici somiglianti, una "personalità" riscontrabile nella propria, tra gli esempi. Adottare vuol dire “non regalarsi non figlio” ma “donare una Mamma e un Papà” a un figlio che non ha i genitori; questo e molto altro è nel senso della Vita, dell'essere Genitori, dell'essere Mamma, dell'essere Famiglia. Poche parole, poche battute magari confuse, un "temino elementare" intriso di rispetto profondo per la Mamma, che non è un ruolo, un compito, una missione nè tantomeno un punto programmatico; La Mamma è la Mamma, solo, soltanto, sempre.

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