Rinviare l’assemblea del Cgs, fissata per domani mattina, ed istituire un tavolo tecnico con i rappresentanti di Asi, Cgs, organizzazioni sindacali e sindaci, al fine di definire una road map per il rilancio della società e del servizio depurazione. E’ questo l’esito del confronto che si è tenuto questa mattina all’Asi, tra Giulio Belmonte e le organizzazioni sindacali, alla presenza di una folta delegazione di dipendenti del Cgs. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Asi che ha esordito così: ”Ho una bomba che mi sta esplodendo tra le mani e non sono stato io ad innescarla. La situazione è critica ed è arrivato il momento di fare chiarezza”. Il Presidente, quindi, ha illustrato i numeri della crisi: 5.475.000,00 euro di debiti. 477.000,00 euro di costi fissi al mese a fronte di entrate mensili  per circa 365.000,00 euro.“Rispetto a questa grave situazione debitoria, con atti di pignoramento per centinaia di migliaia di euro, numerosi decreti ingiuntivi ed una perdita mensile di circa 120 mila euro, su suggerimento del Collegio dei Revisori dei Conti, che ha presentato una relazione sulla crisi strutturale del Cgs, ho preso in considerazione l’ipotesi della messa in liquidazione della società e della nascita di un nuovo soggetto pubblico-privato, l’Asidep. Ad oggi ritengo che l’ingresso dei privati, con specifici requisiti, potrebbe essere la necessaria spinta al rilancio del servizio depurazione in Irpinia ed una boccata d’ossigeno per le casse  e la gestione della società. Detto ciò, se sono qui è perché sono disposto a  valutare anche altre soluzioni.” Si è discusso quindi di ipotesi alternative alla  messa in liquidazione, fortemente osteggiata dai sindacati:  dalla riorganizzazione della società con la ristrutturazione degli impianti di depurazione, al concordato giudiziario. Da tutti è stata sottolineata la necessità di coinvolgere  Prefettura e Regione per riuscire a reperire, in tempi rapidi, i 5 milioni e mezzo di euro necessari a risanare i debiti. Il comunicato dall'Ente va a chiudere: Sarà questo, probabilmente, il primo provvedimento del tavolo tecnico, presieduto da Belmonte, che si riunirà, d’urgenza , nei prossimi giorni.   

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