Napoli. A due mesi dalla definizione delle liste e soprattutto della candidatura apicale per le Elezioni Regionali di Primavera tutto sembrerebbe in discussione ma in realtà i "sentimenti" sono chiari; in questo caso parliamo del Centrosinistra, meglio ancora sarebbe dire PD. Il vertice salernitano della Giunta regionale non piace ad esponenti partitici ed amministratori sia irpini che napoletani. Quanto "imputato" al Governatore Vincenzo De Luca è quello di avere "affidato la vicepresidenza al suo fidato Fulvio Bonavitacola, salernitano appunto, amministratore di lungo corso nonchè parlamentare. Passi lo "stato di emergenza" nell'immediatezza della vittoria dovuto alla incombenza della Legge Severino che avrebbe comportato la fermata ai box dell'ex sceriffo ma almeno al giro di boa della consiliatura si sarebbe dovuto procedere alla sostituzione del vice. Cinque anni di vertice amaranto si faranno sentire negativamente per De Luca e questo proprio sui territori quali, ad esempio quello irpino e napoletano, snobbati nella rappresentanza dell'Esecutivo e di certo non è bastata la Presidenza del Consiglio per riequilibrare con le aree interne, intendendo, in questo caso Irpinia e Sannio. Questo peserà molto localmente e ci penseremo noi amministratori ed esponenti di partito e civici a rimarcarlo. De Luca lavora alle sue liste ma quanti big lo seguirebbero se non dovesse essere il candidato del PD in una coalizione ampia visto che questa è l'unica opportunità per provare a tamponare, a recuperare e competere con il Centrodestra, al momento, nei sondaggi 10 punti avanti, punto di domanda. L'uomo solo al comando poteva farlo nella sua città ed in Regione con la condizione emergenziale di questa consiliatura che hanno portato ad una Giunta ad immagine e somiglianza di De Luca, troppo assuefatta lui e scollegata dai partiti. Una Giunta morbida, docile non indipendente, troppo appiattita sulle posizioni del Capo dell'organismo guida e questo proprio perchè, di fatto i partiti sono stati tagliati fuori. CON CHI SI E'RAPPORTATA QUESTA GIUNTA? SOLO CON DE LUCA E I' IL RAPPORTO E' IMPARI E QUESTO E' DIRE POCO (l'analisi politica). La prossima Giunta, qualore dovessimo spuntarla, dovrà essere la sintesi di posizioni di partito, espressioni di partito, il che non vuol dire chiudere a tecnici ma solo se di livello eccelso. Quanto alle candidature degli esponenti della Giunta, tre si candiderà no di sicuro, almeno di colpi di scena. Un paio dovrebbero seguire De Luca (ho letto anche sul Suo giornale) mentre una terza, che ancora tentenna, sembrerebbe avere un vincolo diretto o indiretto ad un partito e quindi non si sa. Ci sono partiti, esponenti di partito, nuovi e vecchi che pur apprezzando De Luca fanno politica di squadraesono stanchi si fare i "followers", in sostanza seguono De Luca ma non sembrano pungolarlo, dire dei no, presentare progetti scomodi, diversi. Non siamo sui social dove si segue una linea, quella del Presidente, e basta. La Giunta deve proporre, dialogare, produrre ed anche arrivare a dei contrasti? Avete mai sentito di contrasti interni? No, e questo, non necessariamente è un bene, anzi, è un limite politico. È da dire che, il salernocentrismo ha stancato Napoli ed Avellino".

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