"Ho dato la disponibilità alla candidatura ma solo nel collegio uninominale Alta Irpinia. Se così non dovesse essere e mi dovessero essere prospettate altre collocazioni allora dovranno argomentarle bene altrimenti resterò a fare il Presidente del Consiglio regionale. Se a Roma decideranno che non servo, amen". Le parole di Rosetta D'Amelio esponente di spicco del PD, non solo irpino sulle ipotesi di candidature alle Elezioni Politiche del 4 Marzo, che in questi giorni ed in queste ore subiscono "schiarite ed annuvolamenti". Le ultime da "radio candidature" darebbero Giuseppe De Mita, in base ad accordi nazionali verso la candidatura nel "collegio della D'Amelio" mentre per la lionese si prospetterebbe l'ipotesi, Senato uninominale Avellino. In questo modo potrebbe "realizzarsi" la "accopiatta" con Umberto Del Basso De Caro, che secondo rumors avrebbe chiesto quale "desiderata" il collegio Senatoriale Irpinia-Sannio. Una "campagna elettorale a braccetto Del Basso De Caro-D'Amelio?" Chiediamo: "Una campagna elettorale per il PD" precisa tranciante la Presidente che eventualmente, qualunque dovesse essere il posto della candidatura, porterebbe avanti da Presidente del Consiglio regionale della Campania perchè le due cose non sono incompatibili. Arriviamo quindi al "collegamento" con i "decariani" e la "diatriba". La D'Amelio si meraviglia di questo "astio" che nutrono i "giocatori" di Del Basso De Caro i quali la "accusano" di "irriconoscenza" verso il sannita per averla sostenuta alle regionali del 2015; L'abbiamo votata da Mercogliano ad Avellino, passando per la Valle Caudina sino a Sant'Angelo dei Lombardi" l'accusa: La risposta che non è una "difesa": "Siamo nello stesso partito" chiosa D'Amelio. I "decariani" hanno avvertito il tentativo della D'Amelio di far spostare De Mita nel collegio Avellino per "metterlo assieme, di fatto, a De Mita", uno "sfregio" viene ritenuto, cosa che l'ex Sindaco di Lioni rispedisce al mittente chiarendo di aver sostenuto "prima il PD e poi gli alleati. "Ho cercato di far capire al PD nazionale se convenisse davvero candidare De Mita"; In un certo senso è quasi come dire, "asciughiamo noi": "De Mita lo volevo far fuori io mentre voi decariani strillavate e strillate soltanto". La D'Amelio inoltre alla domanda: "Quale il motivo del "gelo" con Del Basso De Caro", risponde laconica: "Non l'ho ancora capito". I "decariani" cominciano a "soffrire" qualche malumore di troppo anche perchè certi "problemi" politici sarebbero scaturiti da "parole in libertà" che qualche "sedicente" leader "spara in pubblico e tra i corridoi", parole che ritornano come un boomerang.

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