Avellino. "Rimarrà deluso chi si aspetterà da quanti parteciperanno all’iniziativa di cittadinanza “Alziamo il culo” la richiesta di rimozione di qualche assessore o l’ennesimo cambio in corso d’opera. Sarebbe fin troppo facile accollare le colpe di un fallimento sul singolo e sperare che chi verrà dopo sarà più bravo". Gaetano Alvino tra i promotori dell'iniziativa "Alziamo il culo" illustra il "fine" dell'iniziativa. "Detta all’avellinese maniera “il legname questo è fino a quando dura il fuoco” e in tutta franchezza, di calore ad oggi non è che se ne sia avvertito troppo. Saremo davanti al Comune di Avellino  durante lo svolgimento del consiglio comunale con un lumino in mano per ricordare chi ci ha lasciato ma soprattutto per sensibilizzare l’opinione pubblica e chi ci amministra sui temi della povertà e del disagio sociale con la speranza che l’emozione per un fatto di cronaca non duri quanto il tempo di lettura di una nota stampa. Si andrà a manifestare in silenzio nel luogo simbolo della democrazia in città,senza fini occulti, con la consapevolezza che coloro i quali ci saranno, offriranno la presenza fisica per qualcosa e non per qualcuno evitando facili strumentalizzazioni . Non una protesta ma una proposta,ovvero quella di un patto sociale tra chi è stato scelto per amministrare la nostra comunità e i cittadini. La richiesta ufficiale di un impegno per le fasce deboli con l’utilizzo concreto degli strumenti che fino ad oggi sono stati adoperati in maniera distorta o solo per generare consenso. Un’attenzione per i luoghi simboli del degrado in città, frequentati quotidianamente dai tanti Angelo o da chi solo la notizia  eclatante riesce a dare un nome. Saremo presenti simbolicamente anche in caso di neve ed ulteriore rinvio del consiglio. 

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