Avellino. "Vorrei conoscere l’illuminato e dotto funzionario del comune che ha assegnato alla via Contrada Sant’Eustacchio--Campilonghi, la nuova denominazione di “Via Paul Harris”, noto avvocato americano fondatore del Rotary Club; personaggio, quest’ultimo, lontano anni luce dalle origini storiche, culturali, sociali ed economiche della contrada Sant’Eustacchio". La "richiesta" del Professore, Giuseppe Picariello, un cittadino che vive la realtà della propria comunità. "Tale porzione del territorio avellinese, in origine eletto a luogo di caccia e di diporto dai notabili locali (non a caso, la intitolazione a Sant’Eustacchio è riferita al patrono della caccia), rientrava nei tenimenti della famiglia Imbimbo, della famiglia dei marchesi Tanga e della famiglia Zeccardo. Fino a qualche anno fa, elemento architettonico di spicco della contrada era la cosiddetta “Torre Imbimbo”, una torretta medioevale di notevole valore - purtroppo incautamente demolita e non preservata - quale punto di riferimento per tutti gli abitanti del contado, che veniva definito “zona Torre Imbimbo”. Nota di non minor rilievo è che Esterina Imbimbo, discendente della già citata famiglia e moglie del professor Luigi Imbimbo (dal quale mio padre ebbe ad acquistare alla fine degli anni 40 dei fondi), donò all’abbazia di Montevergine buona parte della sua proprietà, ricadente proprio in Contrada Sant’Eustacchio. Ella per le sue doti umane e filantropiche, fu donna molto amata nel contado ed ancora oggi nostalgicamente ricordata. Ciò posto, mi chiedo su quali basi l’autore della novella intitolazione stradale abbia agito e quali siano le ragioni che hanno fatto prevalere il ricordo di Paul Harris, "in danno" delle famiglie emerite sopra citate. E’ mia ferma intenzione protestare per l’assegnazione di tale denominazione che calpesta, mortifica ed elimina la storia ed i ricordi di una parte del popolo avellinese".

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