"In merito alle prossime elezioni del 9 ottobre, che daranno il nuovo Presidente della Provincia, è auspicabile che il suo sia un profilo di Amministratore capace e tecnicamente ben preparato". Aldo D'Andrea, esponente del PD e Responsabile circolo culturale di Avellino "Fondazione Sudd". "Le funzioni e le competenze assegnate a questo Ente di secondo livello, da parte del legislatore, sono varie, che, se ben comprese, possono essere di aiuto concreto alle Amministrazioni comunali irpine. Esse sono: 1) coordinamento della pianificazione territoriale, nonché valorizzazione dell'ambiente; 2) pianificazione di trasporto in ambito provinciale, costruzione e gestione di strade provinciali; 3) programmazione di rete scolastica; 4) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecica e amministrativa agli Enti locali; 5) gestione edilizia scolastica; 6) controllo fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozioni delle pari opportunità. Oltre a queste, altre competenze, la Provincia, non può darsene. Esse però possono diventare davvero importanti e di aiuto concreto per i nostri Comuni, se interpretate per quelle che devono essere: assistere  i Comuni, come per esempio nell'atto di redigere i PUC con personale proprio, interno, in modo da alleggerire le spese dei Comuni in termini sostanziali. Si tratta, pertanto, di aspetti più tecnici che politici di cui i partiti devono assolutamente tenere conto, nelle valutazioni delle scelte più opportune. In Irpinia, il partito di maggior consenso è il PD, il nostro, ed è ovvio, quindi, che sia lo stesso a proporre il Presidente, su cui dovrà esservi il consenso degli altri Sindaci e Amministratori, in numero quanto più ampio possibile. Ho letto una bella interviste del nostro segretario provinciale Carmine De Blasio, e mi trovo in linea con essa: si auspichi la più ampia convergenza possibile sul nome da indicare. Nondimeno, delle considerazioni possono farsi, e qui mi accingo a farne, in vista della prossima discussione nel partito, in direzione, ove sicuramente le tante belle presenze  offriranno difficoltà non di poco conto nella scelta della investitura alla candidatura di Presidente dell'Ente. Al di là delle anticipazioni giornalistiche, a me sembra che l'aspetto dirimente, che deve essere discrimine, sia quello tecnico, che sopravanza quello politico; i motivi sono legati alle funzioni limitate e specifiche assegnate all'Ente, ma che comunque, ciò malgrado, richiedono tempo e dedizione, se si vogliono appicare in modo efficace e redditivo per le comunità locali. Sulla scorta di ciò, ne viene conseguenza diretta che il Presidente debba avere nel suo curriculum competenze nel ramo amministrativo, teoriche o pratiche che siano. I nomi che stanno circolando, cioè quello del dottor Mario Bianchino, sindaco di Montoro, già segretario dell'ente Provincia, e quello del Professore Carmine De Angelis, sindaco di Chiusano, nonché docente universitario di Diritto Pubblico, entrambi uomini del PD, sono quanto di meglio potersi augurare, viste le qualità delle persone e la loro alta e specifica formazione. Non tener conto delle implicazioni politiche dell'evento elettorale, però, sarebbe da ingenui, e qui, il Partito Democratico potrebbe forse appoggiarsi al Nuovo Centro Destra, che è il partito con cui oggi il PD è alleato al Governo nazionale; solo inizialmente e non esclusivamente, naturalmente, perché come giustamente affermato dal segretario De Blasio, le convergenze dovranno auspicarsi  le più ampie possibili. L'analisi politica di D'Andrea che va a chiudere; Di sicuro, comunque, la discussione nel PD sarà alta e proficua, e presto ne verrà la migliore proposta nell'interesse delle aspettative dell' Irpinia".

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